
E’ questa la frase di una campagna pubblicitaria del 1929 che poi proseguiva con la headline “Bevetela durante i pasti. Facilmente digeribile, contenente sostanze toniche e nutrienti, la birra è indicata durante i pasti, anche per le donne, vecchi e bambini. Assicura sonni tranquilli e umore lieto“. Certo, oggi sarebbe impensabile promuovere il consumo di alcol dei bambini….Questi detti popolari sono nati quando gli studi e in generale le conoscenze scientifiche riguardo all’alimentazione non erano ancora così approfondite come al giorno d’oggi; e vale lo stesso discorso fatto per il vino: l’alcol (etanolo) in qualsiasi dose è tossico per l’organismo umano. Ma procediamo con ordine.
A differenza del vino, la birra non è semplicemente una bevanda alcolica, ma ha determinate proprietà nutritive date dai suoi componenti (i cereali) e per tale ragione può essere considerata un vero e proprio alimento. E’, però, importante non farne un uso eccessivo, nonostante che la birra mediamente contenga meno etanolo rispetto a qualsiasi altra bevanda alcolica. Di birra esistono varie tipologie tutte, comunque, caratterizzate da “ingredienti base” naturali rappresentati da acqua, lievito, luppolo e malto. Quest’ultimo ordinariamente deriva dall’orzo, per quanto possa essere utilizzato anche il malto di altri cereali o pseudocereali come il grano, il mais, la quinoa. Rilevante è la quantità di fibra contenuta nella birra, soprattutto fornita da inulina e fruttoligosaccaridi che hanno anche un effetto prebiotico. Nella tabella seguente mettiamo a confronto i valori nutrizionali di 100 gr di vino rosso da tavola e di una birra chiara.

valori x 100 gr. di sostanza | birra | vino |
Kcal | 37 | 87 |
acqua | 93 g | 86.5 g |
alcol | 3.4 g (varia in base al tipo di birra) | 10.6 g (varia in base al tipo di vino) |
carboidrati | 3 g | 2.61 g |
grassi | 0 | 0 |
proteine | 0.2 g | 0.07 g |
potassio | 175 mg | 127 mg |
calcio | 5 mg | 8 mg |
fosforo | 140 mg | 23 mg |
magnesio | 48 mg | 12 mg |
silicio | 6 mg | / |
vit. B2 | 0.15 mg | 0.03 mg |
vit. B3 | 4.5 mg | 0.22 mg |
vit. B5 | 0.24 mg | 0.03 mg |
vit. B6 | 0.14 mg | 0.06 mg |
vit. B12 | tracce | 0 |
Ac. Folico | tracce | 0 |
La birra, fredda, è certamente bevanda rinfrescante ed energetica ma, consumata in quantità cospicue e in maniera incontrollata, può compromettere la sintesi proteica muscolare e favorire la disidratazione, ragion per cui ne è sconsigliato il consumo, anche minimo, a chi pratica sport, almeno a certi livelli. Bisogna anche sfatare il mito che la birra favorisca la produzione di latte materno: gli alcolici andrebbero evitati sempre, ma specialmente sia durante la gestazione che durante l’allattamento. D’altro canto, è risaputo che l’etanolo, al pari del suo metabolita acetaldeide, vengono facilmente ceduti attraverso il sangue o il latte con effetti deleteri.
Come per il vino, (https://www.meteogourmet.it/il-vino-e-la-salute/) per avere i benefici salutari dei suoi costituenti, bisognerebbe berne quantità rilevanti, benefici che quindi verrebbero del tutto resi inefficaci dall’eccessiva quantità di alcol ingerita. Tra gli effetti negativi, se assunto in quantità eccessive, risultano danni all’apparato cardiovascolare, sul pancreas, sul sistema nervoso, sulla prostata e soprattutto sul fegato che svolge un ruolo importante nello smaltimento dell’alcol. Altri effetti negativi della birra è l’aumentata produzione di radicali liberi, molecole dannose derivanti dal normale metabolismo cellulare, capaci di aumentare lo stress ossidativo nuocendo fortemente alle strutture che compongono la cellula. Dosi elevate di birra sono responsabili dell’insorgenza di cardiopatie, in quanto l’etanolo in essa contenuto altera la permeabilità agli ioni di calcio e riduce l’efficienza dell’effetto di contrazione della muscolatura cardiaca, ma possono anche avere un’azione cancerogena a carico del cavo orale, dell’esofago e dello stomaco. L’alcol etilico contenuto nella birra ha inoltre un’azione irritante sulle mucose intestinali; ne consegue che un consumo elevato di birra può portare anche a diarrea, quindi a perdita di liquidi ed elettroliti: altra ragione per cui questa bevanda non è consigliata agli sportivi e alle persone anziane. Infine la birra, nonostante il basso apporto calorico, può portare ad un incremento ponderale in quanto alcune sostanze contenute, come le maltodestrine, ma anche lo stesso alcol etilico, possono indurre la produzione di insulina da parte del pancreas, che è un ormone capace di esercitare un effetto obesogenico. Come abbiamo visto in un altro articolo (https://www.meteogourmet.it/pizza-e-birra-no-grazie/), poi, il suo consumo risulta particolarmente “pesante” se combinato con la pizza, un connubio di moda, nato negli anni ’50, ma non idoneo sia per la linea che per la digestione.
Le più recenti dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), e con una crescente mole di evidenze scientifiche, confermano il fatto che non esiste un livello di consumo di alcol sicuro per la salute. Questo perché l’etanolo, il componente psicoattivo presente in tutte le bevande alcoliche, è classificato come cancerogeno di gruppo 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), la stessa categoria di sostanze come l’amianto e il fumo di sigaretta.
Ecco i punti chiave che l’OMS sottolinea:
Danni ai neuroni: L’etanolo è una neurotossina che può danneggiare direttamente le cellule nervose (neuroni) nel cervello. Questo danno può manifestarsi in vari modi, influenzando la cognizione, la memoria, l’umore e il comportamento. Anche un consumo moderato, nel tempo, può contribuire a un declino delle funzioni cognitive.
Rischio di cancro: L’alcol è un fattore di rischio per diversi tipi di cancro, tra cui il cancro della bocca, della gola, dell’esofago, del fegato, del colon-retto e del seno. Il rischio aumenta con la quantità di alcol consumata, ma non esiste una soglia al di sotto della quale il rischio sia nullo. L’etanolo e i suoi metaboliti (come l’acetaldeide) possono danneggiare il DNA e interferire con i processi di riparazione cellulare, aumentando la probabilità di sviluppo di cellule tumorali.
Altri danni alla salute: oltre ai danni neurologici e al rischio di cancro, anche un consumo moderato di alcol è stato collegato a un aumentato rischio di malattie cardiovascolari (come la fibrillazione atriale), malattie del fegato, problemi digestivi e disturbi mentali.
Nessun beneficio “protettivo” provato: quello che ancora oggi si sente sui possibili benefici di un leggero o moderato consumo di alcol, sono state ampiamente messe in discussione da ricerche più recenti e rigorose. L’OMS è chiara nel sostenere che non ci sono evidenze scientifiche convincenti che dimostrino un effetto protettivo dell’alcol sulla salute. Eventuali associazioni osservate in passato potrebbero essere spiegate da altri fattori confondenti.
Tuttavia non si può negare, come già detto per il vino, l’effetto sociale e ricreativo che ha anche la birra, specie nella fascia giovanile, ma deve essere una tantum e in quantità molto moderate, tenendo sempre ben presente gli effetti negativi dell’alcol.

Personalmente sono stato un bevitore moderato di birra, specie durante la stagione estiva, ma da quando ho smesso di assumere qualsiasi forma di alcol, anche un bel bicchiere di birra fresca mi da problemi… ma non è detto che la prossima estate non riproverò con un “leggero” 1/2 bicchiere…

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